sabato 30 maggio 2009

DIPLOMATICO "A MODO MIO"


Sempre utilizzando l'impasto del gateau savoie, ho preparato una srta di diplomatico.

Al posto della tortiera tonda ne ho usata una rettangolare, ho cotto la torta, l'ho lasciata raffreddare poi l'ho tagliata in metà (perchè altrimenti il diplomaco mi sarebbe rimasto troppo alto).


ho preso una metà, l'ho spennellata con un po' di acqua e zucchero e l'ho spalmata di crema pasticcera (o pasticciera???), sopra ci ho messo delle fragole tagliate a pezzettini e sopra ancora vi ho adagiato della pasta sfoglia che ho fatto cuocere in forno a 180 per 20 minuti circa.


Una generosa spolverata di zucchero a velo vanigliato, qualche fogliolina di menta o melissa et voilà!


buon dessert a tutti/e!

salamander

GATEAU SAVOIE


Ecco qui ua ricetta presa dal ricettario di base del ka.

per chi avesse il librone in cucina la può trovare a pagine 155. chi invece on ha ancora ricevuto il "tomo", a voi dosi e procedimento:


per 10 persone

preparazione: 10 minuti

cottura: 30 minuti


250 gr zucchero

5 uova

2 cucchiai di acqua

un pizzico di sale

100 gr di farina

100 gr di fecola di patate


preriscaldare il forno a 190°. mettere lo zucchero nella ciotola e unirvi un uovo intero e i 4 tuorli. versare un cucchiaio di acqua e montare a velocità 1 per un minuto. aumentare a velocità 6 e continuare ancora per 1 minuto (io ho montato a velocità 6 per 4 inuti in modo tale che il composto si gonfiasse moltissimo).


montare i bianchi a neve molto ferma in un'altra ciotola.


incorporare i bianchi al composto di tuorli avendo cura di mescolare bene dal basso verso l'alto con un cucchiaio di legno.


setacciare le due farine e aggiungerle al composto fino ad ottenere una consistenza omogenea.


Imburrare uno stampo rotondo del diametro di 20 cm, versarvi il composto e cuocere in forno per 30-40 minuti..



lunedì 25 maggio 2009

Pachino farciti con broccoli, in pastella al sesamo


ingredienti per 10 persone:


gr 500 pomodorini pachino

gr 500 di broccoli (o anche meno)

gr 60 olio extra vergine

gr 150 tuorli (circa 6)

gr 250 albumi (circa 6 e 1/2)

gr 30 zucchero

gr 180 farina (+ quella per la panatura)

gr 100 semi di sesamo (anche di più)

lt 1 olio di semi di arachidi

sale

pepe bianco fresco


pulire, lavare ed asciugare i pomodorini, tagliarli a metà in orizzontale senza, se possibile separarli del tutto, e comunque facendo in modo di lasciare ogni meta’ appaiata con la propria; svuotarli del loro contenuto con uno scavino e lasciarli a perdere acqua capovolti si un vassoio ricoperto di carta assorbente per un'oretta

mondare i broccoli, lavarli bene e conservandone solo le cimette

gettarli in acqua bollente abbondantemente salata (il sale aiuta a fissare il colore) e cuocere una circa 10/q15 minuti fino a che sono morbidi ma non disfatti

frullare i broccoli ancora caldi con sale, pepe e l’olio fino ad ottenere una crema omogenea, lasciar raffreddare, mettere nel sac à poche ed eventualmente conservare in frigo

quando i pomodori sono pronti montare i tuorli d’uovo e lo zucchero con la frusta partendo da velocità 2 ed arrivando fino a 8 per circa 10 minuti, fino a che sono quasi bianchi, poi trasferirli in una larga ciotola

montare i bianchi d’uovo, sempre con la frusta a velocità da 2 a 10 per 4 o 5 minuti, fino a formare una neve molto densa (lo chef ci ha messo un pizzico di sale, ma io seguo la teoria di Bressanini e l'ho evitato!)

unire meta’ degli albumi alla montata di tuorli, mescolando delicatamente da sotto a sopra con una paletta fino a che sono ben amalgamati

unire gradualmente la farina setacciata al composto, quindi incorporare l’altra meta’ degli albumi montati

con la sac à poche depositare il ripieno in una metà del pomodorino riempiendo la parte concava e formando una piccola montagnetta, richiudere cercando di evitare che il ripieno fuoriesca e fissare con uno stecchino

versare i semi di sesamo in un piatto e la farina in un altro

prendendo i pomodorini dallo stuzzicadenti, passarli uno per uno prima nella farina, poi nella pastella (sgocciolandoli bene in modo che siano rivestiti in modo uniforme) e poi nei semi di sesamo, depositandoli delicatamente su un vassoio pulito

portare l’olio a 190°, immergervi i pomodorini e e far dorare bene da tutti i lati, scolare su carta assorbente, spolverare con un po' di sale e servire caldi

(con la stessa pastella abbiamo anche fritto delle alici crude, dei mucchietti di barbe di frate e delle foglie di basilico, ma va bene anche per foglie di salvia, bastoncini di zucchina, olive infarinate, cime di broccolo o di asparagi lessati, gamberetti, fettine di mele o banane (da passare poi nello zucchero) e così via... Abbiamo anche fatto delle frittelline di sola pastella, versata a cucchiaiate nell'olio caldo!)

Acquaviva



lunedì 18 maggio 2009

primo incontro!


Il luogo dell'incontro eccolo qua:

meglio di così non ci poteva andare!

Il menù che ci ha proposto lo chef lo conoscete:


Finger food

Focaccia morbida  semidolce alle olive taggiasche





Sushi mediterraneo con pesto e alici marinate nel sale





Tartellette di brisé con ricotta di capra, barba dei frati e pomodorino candito





Pachino farciti di crema di broccolo e fritti in pastella con semi di sesamo






Primo piatto - Ravioli di asparagi, con  scampi ed il loro brodetto





Dessert - Bicchiere di fragole in sciroppo speziato profumato, con crema di vaniglia gratinata





Friandise - Frollini con copertura al cioccolato






... ma vi manca tutto il resto!!!!! ;-)


La giornata inizia tra le 14,30 e le 15, quando piano piano arriviamo tutte/i e cominciamo ad associare nomi e facce... quindi si presenta lo chef, Renzo Neve (chi era a Milano al Teatro 7 già lo conosce), e ci spiega come si svolgerà la giornata, come realizzare le ricette, i punti critici e le particolarità.

Ci suddividiamo in gruppi... in realtà solo due ricette necessitano di due componenti e sono il sushi e i ravioli, per il resto ognuno realizza qualcosa più o meno da cima a fondo.

I piatti assegnati sono stati:

Focaccia – Evelyne

Sushi mediterraneo – Roberto & Paola

Tartellette di brisé - Cinzia

Pachino – Annalena

Ravioli – Marcella & Carmen

Fragole – Elisa

Frollini – Angelo

Ad onor del vero solo pochi hanno fatto solo quello che gli era stato assegnato, gli altri hanno aiutato dove potevano, ma questo schema può essere utile per eventuali domande specifiche....

Da questo momento in poi è stato tutto un vortice di odori, sapori, parole, battute, piatti, pentole e strumenti da lavare, Renzo ci ha seguiti passo passo era sempre pronto a dare indicazioni, soccorrere chi chiedeva aiuto, dare consigli non richiesti ....;-) è veramente un personaggio simpatico, molto alla mano, insomma è stato perfetto!

Un aspetto molto interessante è stato quello tecnico: oltre ad essere seguiti nell'esecuzione delle ricette specifiche, con Renzo abbiamo anche imparato alcuni interessantissimi "trucchi del mestiere", tipo la perfetta pulitura delle alici e degli scampi, il fissaggio del colore verde brillante delle verdure scottate, l'eliminazione della terra dalla barba di frate, la legatura degli asparagi per la cottura, la piegatura della sfoglia per i ravioli ed il loro confezionamento senza bolle d'aria ed irregolarità... o anche solo come pucciare i biscotti nel cioccolato fuso senza sbrodolarsi da tutte le parti! Sono aspetti che purtroppo non è possibile cogliere dalla semplice lettura delle ricette... e questo è indirettamente uno sprone a partecipare tutti al prossimo incontro!!!

Cinzia (alias Salamander) e Andrea (il suo compagno) sono stati veramente accoglienti, disponibili, hanno risolto anche le emergenze dell'ultimo minuto e hanno sempre avuto sorrisi per tutti/e... perfetti anche loro!

La cena è stata un tripudio di complimenti, di sensazioni piacevoli, di profumi e sapori che non ti aspetti... i piatti che hanno stupito di più penso siano stati le fragole e il sushi, hanno dei profumi inebrianti, inaspettati e goduriosissimi, mentre i ravioli erano buonissimi ma roba da pranzo di natale per il tempo che richiede la preparazione (!), va detto però che nulla era lasciato al caso e nulla era da scartare, tutti i piatti avevano le loro particolarità (penso anche alle tartellette con le barbe... che bontà!) e... che in cucina non si butta nulla, dato che siamo riusciti ad utilizzare a pieno ogni componente della spesa.

E poi, grazie alle intolleranti, tutti hanno scoperto la ricotta di capra, la farina di Kamut... e mi sembra che siano state ampiamente apprezzate!

Che dire di più?? la giornata è stata fantastica, ricca di spunti, di dubbi fugati, di persone interessanti che vorresti avere il tempo per parlarci un pochino di più ma purtroppo non è il luogo né il momento... credo che tutti abbiamo riportato a casa una gran bella sensazione piacevole di aver speso bene il nostro tempo... un'unica nota: ci è mancato il tempo di socializzare un pochino di più, al prossimo incontro dobbiamo prevedere anche una mezza giornata ludica!!

Beh... adesso ci aspetta l'organizzazione del prossimo raduno, abbiamo in lista un incontro a Bolzano, al quale Marcella e Carmen stanno già lavorando e, forse, uno in Toscana/Liguria!!! Si facciano avanti altre candidature, ma sappiate che la lotta sarà feroce!!!! ;-)





e a grande richiesta anche una foto emblematica della professionalità che contraddistingue alcune persone.... (ehm!)


alla prossima!! 

evelyne & annalena hanno curato il testo, elisa le fotografie e salamander ci ha coordinate (e questo ha dell'incredibile!)

seguiranno le altre fotografie e le ricette!!

martedì 12 maggio 2009

Quiche porri e pancetta




Per un rientro rilassato nella settimana, dopo aver cucinato insieme al gruppo questo sabato e per intrattenervi mentre aspettate il nostro resoconto... che ovviamente non tarderà troppo ad arrivare altrimenti ci linciate... ecco una nuova quiche (per me ancora da pubblicare)... di cui l'impasto lo lavoro con la planetaria, d'altra parte con il cuoco abbiamo convenuto che si, si possono benissimo fare a mano, ma come vengono bene quando si fanno con la planetaria!!!!

Le dosi dell'impasto sono per un paio di quiches piccole o per una con il coperchio. Sono due diversi impasti da unire insieme:

per il primo impasto
150 gr di farina semintegrale di farro
150 gr di burro di capra
(1 pizzico di sale se usate un burro di capra poco salato o un burro normale)

Fare la fontana con la farina, al centro mettere il burro tagliato a dadini e il sale. Lavorare con un coltello e, successivamente, con le mani, fino ad ottenere un impasto morbido (io ho usato la planetaria, passando dalla velocità 1 alla velocità 2... i tempi sono più lunghi del solito ma ne vale la pena!)

per il secondo impasto
150 gr di farina semintegrale di farro
2 uova
10 gr di lievito di birra
30 gr di latte di capra

Sciogliere il lievito nel latte tiepido. Lavorare insieme la farina, le uova sbattute e il lievito, fino ad ottenere un impasto appiccicoso (anche in questo caso ho usato la planetaria, passando gradualmente dalla velocità 1 alla velocità 4).

Unire i due impasti molto velocemente per ottenere una pasta elastica.
Farla riposare in frigo per circa un'ora.


per il ripieno
5-6 porri
1 etto di pancetta stesa tagliata sottile
150 gr di formaggio tipo emmenthal (o un formaggio fresco di capra nel mio caso)
2-3 uova
1 panna da cucina (o 100 gr di ricotta di capra e un pochino di latte di capra nel mio caso)
olio, sale, pepe e noce moscata

Pulite i porri e tagliarli a rondelle, quindi fateli insaporire in padella con olio, sale e pepe, cuocendoli poco e a fuoco basso.
Tagliate il formaggio a fettine sottili, quasi trasparenti, fuorché 2 cucchiai che grattugerete.
A parte mescolate insieme la panna (o ricotta + latte),  le uova, una grattata di noce moscata, sale e pepe, fino ad ottenere una crema omogenea.
Stendete poco più di metà mezza sfoglia e foderateci una teglia rivestita di carta da forno, quindi fate uno strato di formaggio, uno di pancetta, uno di porri e, infine, versate la crema e distribuitela omogeneamente.
Ripiegare leggermente i bordi della quiche verso l'interno o, se preferite, tagliateli al pari della teglia.

Cuocere in forno a 200° per 25-30 minuti o finché la superficie comincierà a dorarsi.

La mezza sfoglia che avanza si può congelare ed utilizzare per altre preparazioni, conserva le sue caratteristiche senza alcun problema (scongelandola poi in mezza giornata a temperatura ambiente).